Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’innesto osseo mandibolare, spaziando tra significato e quando farlo.

In questo articolo, puntiamo l’attenzione invece su quali sono le diverse tecniche per procedere all’innesto osseo mandibolare. Come scritto in precedenza, si ricorre a questo intervento in caso di perdita ossea dovuta ad una malattia, traumi o estrazioni dentali.

Vediamo insieme quali sono le diverse tecniche per riparare il problema.

Una delle tecniche più comuni è l’innesto osseo autologo

In questo caso, si utilizza dell’osso prelevato da un’altra parte del corpo del paziente, generalmente le parti da cui viene fatto il prelievo sono la cresta iliaca o la tibia.

Il vantaggio è che se si sceglie questo tipo di intervento è il rischio di rigetto pari a zero. Il corpo non crea nessuna reazione immunitaria, poiché l’osso utilizzato è del paziente stesso, ma potrebbe essere necessario prelevare una quantità significativa di osso da un’altra zona del corpo, causando disturbi e dolori nella fase del post operatorio.

Rialzo Seno Mascellare

Consiste nell’aumentare l’osso nelle zone posteriori dell’arcata superiore.

Praticamente l’intervento di “rialzo del seno mascellare” consiste nello scollare la gengiva fino alla parete ossea, per ricavarne una finestra nella parete laterale del seno mascellare.

Sollevata la membrana di Schneider (che riveste il seno) si inizia con il riempimento della botola con osso autologo, omologo o eterologo.

Finito l’inserimento dell’osso, si passa alla copertura della finestra ossea con una membrana riassorbibile.

Mini Rialzo del Seno Mascellare

La tecnica di “Mini rialzo del seno mascellare” si esegue quando l’altezza minima del pavimento del seno mascellare non è inferiore a 3/4 mm con uno spessore osseo sufficiente.

Sollevata la membrana di Schneider però in questo non si apre la botola nella parete laterale del seno. Una volta scollata e sollevata la membrana si riempie lo spazio con osso eterologo e poi si passa all’inserimento dell’impianto.

L’innesto osseo sintetico

In questo caso viene usato del materiale artificiale per aumentare la quantità di osso presente nella mandibola. Una tecnica poco invasiva che può aiutare a evitare problemi post-operatori ma il fattore infezioni potrebbe essere dietro l’angolo. I materiali sintetici utilizzati possono essere costituiti da idrossiapatite, biossido di titanio, o acido poliglicolico.

La tecnica di rigenerazione ossea guidata (GBR)

Una tecnica che sfrutta la combinazione tra materiali artificiali e osso autologo o allogenico per stimolare la crescita di nuovo osso nell’area interessata.  La tecnica GBR può essere effettuato utilizzando membrane riassorbibili o non riassorbibili, utilizzate per coprire l’area dove l’osso è stato rimosso e per proteggere la zona di rigenerazione ossea. Rispetto alle altre citate, può essere meno invasiva con ridottissimi problemi post-operatori, ma può essere più costosa.

Innesto a blocco

Questa tecnica prevede l’aumento dell’osso sia nell’arcata superiore che in quella inferiore. Si preleva un blocco di osso da un sito donatore intraorale, successivamente si modella fino a renderlo adattabile all’anatomia della superficie ossea con viti di fissazione.

Conclusioni

Le opzioni sono molte per affrontare il problema, il fattore principale che noi dello Studio Rega seguiamo (come una bibbia) è l’esigenza individuali del paziente, le condizioni del paziente, la possibilità a conseguire l’intervento e l’analisi dettaglia al problema per trovare la soluzione su misura.

Teniamo moltissimo al sorriso dei nostri pazienti!

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