Il Covid ha stravolto le nostre vite e ci ha cambiati tanto in fatto di igiene. Non è questo l’articolo di cui parleremo del virus ma è uno spunto per arrivare a parlare dell’importanza della sterilizzazione, la pulizia degli spazi e soprattutto del materiale di lavoro. Nel nostro caso, l’attenzione è sul materiale e strumenti da lavoro all’interno di uno studio dentistico.

Sterilizzazione e igienizzazione sono la stessa cosa? facciamo un po’ di chiarezza!

• L’igienizzazione è in sintesi la rimozione dello sporco, con conseguente riduzione della carica microbica. La normale pulizia che viene fatta con acqua e sapone.
• La sterilizzazione mira a distruggere tutte le forme batteriche presenti in un determinato ambiente o superfice.

Fondamentale per poter riutilizzare strumenti che sono entrati in contatto con saliva, sangue, e quindi interrompere la catena infettiva tra i diversi pazienti che si siedono sulla poltrona del dentista.

Garantire un ambiente pulito e sano ma soprattutto sicuro per i pazienti.

Come viene fatta la sterilizzazione del materiale?
Attraverso il vapore.

Il calore del vapore unito all’alta pressione (autoclave) deattivano tutto il materiale biologico.

Gli addetti ai lavori sanno bene che inserire semplicemente gli strumenti nell’autoclave non è tutto, è necessario infatti anche una preliminare rimozione dei detriti presenti sugli strumenti.

Per mantenere uno strumento sterile dovrà essere confezionato e mantenuto in tal modo fino ad immediatamente prima dell’utilizzo.

Tutto il processo non si conclude così perché altra parte fondamentale è l’educazione del personale all’interno dello studio.

Lo studio Rega oltre a medici e ad operatori fa indossare sempre anche a pazienti guanti, copriscarpe, mascherine e cuffie.

Una prerogativa determinante per avere una pulizia e igiene assoluta durante una visita e soprattutto durante un intervento.

La sterilizzazione quindi è un processo fondamentale da adottare in uno studio dentistico, aiuta a lavorare con serenità e sicurezza.